L’impronta di cioccolato
Le avventure di Rosa sono raccontate da Marcello: giovane confidente e amante respinto. Lei è una giovane maestra che dal sud si trasferisce a Ostana, per poi stabilirsi nella Torino degli anni ’70.
A causa del suo carattere estroverso e generoso, ma anche ingenuo e sprovveduto si ritrova in una combriccola di amici: alcuni rispettabili borghesi altri cinici, balordi e inaffidabili. Stringono un patto di complicità, solidarietà, amore e di impegno politico. A rompere il sodalizio arriva la gelosia associata a violenza, fino alla tragedia finale, spiazzante e imprevedibile, velata di sottile ironia. Marcello cerca nell’ambiente, gelido e desolato della montagna, un porto sicuro, un luogo di espiazione e di riscatto morale.
GIOVANNI CORDERO
Psicologo e critico d’arte, vive e lavora a Torino. Ha pubblicato Silenzi, il destino alle 18 (2012); il racconto lungo Il velo da sposa, per l’antologia Il gusto del Piemonte, (sempre nel 2012); L’albergo dei gatti, (2017) con il quale si classifica al secondo posto al Premio Pannunzio dello stesso anno.