L’anima rigata
Sono i primi anni ’80, quelli dell’onda lunga della Guerra Fredda e del reaganismo, e di quando il terrorismo assesta i suoi ultimi colpi di coda, in mezzo a intrighi di Stato e infiltrazioni criminali. In questi anni si svolge la storia di un giovane soldato e la misteriosa scomparsa di una ragazza a lui vicina. In un mondo dove l’attesa incessante del “nemico dall’Est” è la ragion d’essere di tante vite che s’intrecciano, la foto di quella giovane sui giornali spezzerà la consueta routine del protagonista, che inizierà in solitudine a investigare per scoprire la verità.
Tra rivelazioni inattese e corse notturne tra le calli di Venezia, prendono forma paure vere e immaginarie e tutto è una strana e indecifrabile coincidenza con la grande Storia. Il senso dell’attesa, delle paure ignote, di domande impossibili da porre anche dopo molto tempo è il filo conduttore di questo romanzo che vuole ripercorrere anni caduti nell’oblio.
MASSIMILIANO CAMPITA
Massimiliano Campita è nato e vive a Roma. È stato un Ufficiale dell’Esercito Italiano e ha, dal 2006, lo status di Ufficiale soggetto a richiamo in servizio che, in casi di calamità, gli consente di partecipare a operazioni di protezione civile. Lavora come libero professionista nel settore della sicurezza delle informazioni. Debutta nella narrativa nel 2017 con Il colore della polvere. Continua la carriera letteraria con L’Anima rigata, suo secondo romanzo.